Inghilterra - L'Ufficio per le statistiche nazionali ha rivelato che oltre 300 infermieri sono morti per suicidio tra il 2011 e il 2017 (il picco si è avuto nel 2014 quando sono stati registrati 54 decessi - più di uno a settimana). Uno studio recente ha anche rivelato che le infermiere sono più a rischio di morte per suicidio rispetto ad altre professioni. Altri professionisti sanitari come medici, dentisti e veterinari sono stati identificati come "a maggior rischio di suicidio".
Lo studio suggerisce che i tassi sono più alti perchè tra queste categorie si ha "accesso o conoscenza del metodo di suicidio". Jonathan Ashworth (Shadow Health Secretary) ha richiesto un'inchiesta governativa su queste cifre perchè non solo ogni vita perduta è una ma è segnale di una diminuzione del benessere della professione infermieristica. Il Royal College of Nursing afferma che i datori di lavoro spesso "ignorano o ignorano i problemi di salute mentale". Donna Kinnair, amministratore delegato e segretario generale dei sindacati, afferma che è "[...] queste cifre sono motivo di grande preoccupazione per la professione infermieristica. Inoltre sia il governo che tutti gli organismi dell'NHS dovrebbero interrogarsi sul motivo per cui le infermiere sono molto più propense a togliersi la vita rispetto alle controparti maschili o agli altri professionisti della salute.
Vero è che c'è stata una diminuzione del benessere della professione infermieristica e del posto di lavoro tanto che il personale infermieristico sperimenta alti livelli di stress, mancanza di personale e lunghe ore di lavoro.
Fonte: Nursing Notes
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