"[...] Quando qualcuno si ammala in famiglia non è vero che la famiglia si coalizza, si unisce, si abbraccia, si raccoglie poeticamente accanto a chi sta male in un’atmosfera di pace universale.
O meglio, è vero per qualcuno, non è vero per altri.
Succede, talvolta, che questi tsunami emotivi portino a galla questioni irrisolte nelle famiglie e che tanti confronti rimandati nell’illusione che ci sia sempre tempo, si diano appuntamento in quel momento lì, quello meno opportuno, più indelicato.
Succede che a sentirsi arrabbiati in quei momenti ci si senta feroci, egoisti, spietati, e non si capisca il perché. Perché mia madre, mio fratello, mio marito, mio padre è ammalto e io sono arrabbiata?
[...] É una faccenda difficile la malattia. Quella propria, certo, ma anche quella altrui. Perché quella propria ha a che fare col futuro, quella altrui col passato. Rende umani e scoperti, e non è detto che nudi e scorticati si sia migliori di quello che eravamo prima dello tsunami".
Già. Perchè siamo arrabbiati?
(fonte e parole di Selvaggia Lucarelli)
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