martedì 2 aprile 2019

INFERMIERI E IMPIANTO DI LOOP RECORDER


I loop recorder impiantabili (ILR) ovvero piccoli dispositivi per rilevare tachicardia e bradicardia ventricolare, sincopi oppure rilevamento e gestione della fibrillazione atriale. Il loro utilizzo è sempre in considerevole aumento tanto che l'U.O. di Cardiologia Interventistica ha iniziato a considerare la possibilità di farli impiantare agli infermieri in sala risveglio (considerando la semplicità e mini invasività della nuova tecnica di impianto).

Questo perchè la sala risveglio è sia un ambiente sanificato e monitorizzato (oltre che fornito da attacchi per l'ossigeno e l'aspiratore) ma soprattutto attigua alle sale interventistiche in caso di emergenza. Per questo motivo, oltre al fatto che verrebbero utilizzate risorse già disponibili e verrebbero ridotte le liste d'attesa, un recente studio ne ha valutato la fattibilità, la sicurezza e le aree di miglioramento. 157 pazienti impiantati con ICM Reveal LINQ (Medtronic) presso il Monzino: il 47% a opera di medici elettrofisiologi e il 53% a opera di infermieri (NB: i due gruppi non sono completamente confrontabili in quanto i pazienti più complessi sono stati impiantati da medici).

Ma qualche "indicazione" può essere comunque ricavata: tutti i loop recorder sono stati impiantati senza problemi e non ci sono stati eventi avversi durante la procedura o a 30 giorni. Due episodi (1%) di sanguinamento minore entro 24 ore dall'impianto (1 nel gruppo medici e uno in quello infermieri).

Sembra quindi che l'impianto di ICM possa essere eseguito dall’infermiere purché adeguatamente formato in maniera sicura, autonoma e all’esterno della sala di elettrofisiologia, con vantaggi per il paziente e la struttura sanitaria.

Fonte: leggi qui

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