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Ho letto questo articolo che mi ha fatto molto pensare. Certo non è solo rivolto all'ambito sanitario ma trovo che calzi particolarmente a questo settore. Sentirsi più preparati e ed essere pronti per una promozione ma poi... il posto viene dato ad altri. E questi altri (ha ragione l'autore!) sono spesso l’incarnazione di “Sotto il vestito niente” quando ci sono persone (magari meno carismatiche e comunicative) ma che sotto il vestito scopri essere fantastiche: il problema è che non hanno la "self confidence" sufficiente.
Su questo tema, lo psicologo Tomas Chamorro-Premuzic ha scritto un libro dove si pone due domande: perché è così facile per i maschi alfa incompetenti diventare leader? e perché è così difficile invece per persone competenti, donne competenti e i maschi beta, avanzare nella carriera?
La conclusione è questa: la maggior parte delle aziende identifica il potenziale di leadership con "alcuni tratti di personalità distruttivi tipici dei maschi alfa" (eccesso di sicurezza in sé e narcisismo) che possono essere utili per essere leader ma diventano un vero e proprio problema se queste persone arrivano al comando.
Ma il peggio deve ancora venire: secondo l'autore il sistema premia l’arroganza (rispetto all’umiltà) e il parlare a voce alta rispetto alla saggezza. Chi non rientra in questo stereotipo (alcune donne e i cosiddetti maschi beta), non diventa leader (e mai lo diventerà) nonostante abbia tutte le competenze e potrebbe essere un leader migliore rispetto al maschio alfa che tutti identifichiamo come “il” leader.
Un esempio chiarificatore: Roger Federer quando vinse il suo ottavo titolo a Wimbledon, dichiarò che il suo segreto "la sua sicurezza in sé". Ma Federer unisce alla sua self-confidence anche una capacità di giocare a tennis straordinaria. Quanti "leader" hanno la stessa sicurezza in sé di Federer ma senza averne le competenze nascondendo con efficacia un vero e proprio vuoto pneumatico? Quanti?
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